S. Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale [1905], in Opere, Vol. 4, Tre saggi sulla teoria sessuale e altri scritti [1900-1905], Bollati Boringhieri, Torino, 1989.
«La suzione o il ciucciare, che si presenta già nel poppante […], nel quale lo scopo dell’assunzione di cibo è escluso. Una parte delle labbra, la lingua, un qualsiasi altro raggiungibile punto della pelle – persino l’alluce – vengono presi come oggetto sul quale si eseguisce il succhiamento». p. 490.
«Il contenuto intestinale, […]. Evidentemente è trattato come una parte del proprio corpo, rappresenta il primo “regalo”, con la cui alienazione può essere espressa la docilità, con il cui il rifiuto può essere espressa la sfida del piccolo essere verso il suo ambiente. Come “regalo” assume poi il significato di “bambino”, che, secondo una delle teorie sessuali infantili, viene acquisito mangiando e partorito attraverso l’intestino». p..496.
«Una prima di queste organizzazioni sessuali pregenitali è quella orale o, se vogliamo, cannibalesca […], la meta sessuale consiste nell’incorporazione dell’oggetto, il modello di ciò che più tardi avrà, come “identificazione”, una così importante funzione psichica. […]. Come residuo di questa fase organizzativa fittizia imposta alla nostra attenzione dalla patologia si può considerare il ciucciare, nel quale l’attività sessuale separata dall’attività del nutrimento ha ceduto l’oggetto altrui in cambio di un oggetto sul proprio corpo.» p. 506.
«Per completare il quadro della vita sessuale infantile, bisogna aggiungere che spesso o di regola già negli anni dell’infanzia si compie una scelta oggettuale, quale noi l’abbiamo stabilita come caratteristica per la fase di sviluppo della pubertà, in modo che tutte le aspirazioni sessuali si dirigono verso un’unica persona sulla quale esse vogliono raggiungere le loro mete.» p. 507.
«Si può definire come un’occorrenza tipica che la scelta oggettuale avvenga in due tempi, in due ondate. Il primo sopravvento inizia negli anni tra i due e i cinque e l’epoca di latenza lo fa tacere o recedere; esso è contrassegnato dalla natura infantile delle sue mete sessuali. Il secondo sopravvento subentra con la pubertà e determina la strutturazione definitiva della vita sessuale.» pp. 507-508.
«Questa libido dell’Io, tuttavia, diventa agevolmente accessibile allo studio analitico solo se ha trovato l’utilizzazione psichica investendo oggetti sessuali, dunque se è diventata libido oggettuale. Allora la vediamo concentrarsi su oggetti, fissarsi su di essi oppure abbandonarli, passare da tali oggetti ad altri, e dirigere da queste posizioni l’attività sessuale dell’individuo conducente al soddisfacimento, cioè all’estinzione parziale o temporanea della libido.» p. 523.